Le veloci planate delle rondini a filo d'erba, l' "houp-oup-oup" dell'ilare upupa, lo sgargiante giallo del rigogolo che sembra rendere d'oro i riflessi fogliari del salice, albergano ormai in altri lidi... la loro presenza è stata soppiantata da altri rappresentanti del piccolo popolo alato: le fronde della siepe vibrano sotto gli zirli dei tordi e i fischi degli storni che fanno incetta di bacche.. lo scricciolo e il codirosso cacciano larve ai piani più bassi dove le fronde sono meno chiassose e le cince piano piano iniziano a visitare con regolarità le mangiatoie.
Oramai sono tutti fiduciosi di chi si avvicina alla "baracca", chiamarlo capanno sarebbe troppo..ma forse un giorno... ma l'abito non fà il monaco dopotutto e il popolo alato dimostra di apprezzare lo spazio che gli abbiamo riservato per gozzovigliare e cosa c'è di meglio che pranzare in compagnia ..
Quest'anno si è aggiunta una piccola novità, una piccola pozza d'acqua grande quanto un catino, ma pur sempre una pozza, tanto basta per fare il bagno e preservare le penne e poi tutt'intorno echeggiano spari...un motivo in più per restare...
Condivido volentieri con voi qualche immagine rubata al volo ....
Volo di storni all'assalto della siepe
Storno e passero su sanguinello
sabato dopo aver finito la palizzata, ci prepariamo un mate e andiamo dentro la baracca a sentire il cinguettio degli amici passanti. Sabato porto la macchina pur'io! belle foto.... grazie Fabbry ^!^
RispondiEliminaviva le baracche di quel tipo :-)
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