sabato 31 dicembre 2011

Auguri di un Felice 2012 !!


Anche oggi la giornata è volta al termine e non mi resta che condividere con tutti Voi che vi trovate a passare su questo blog, lo splendido ultimo tramonto del 2011, ...rosso di sera ....felice anno nuovo si spera ...più o meno il vecchio proverbio contadino recita così..
Nella stalla è iniziato il concerto delle corna-muse... essì le ns. amiche non hanno voluto sentire ragioni :" ma quale cenone delle 23:00 ?... vogliamo la razione delle 17:00 !! ...poi voi fate cosa volete !!" e allora lascio il tramonto ai monti ...quelli con la "m" minuscola, non a quell'altro a due gambe ... che,visto come si muove..., manco il tramonto gli affido, sarebbe in grado di tassarci pure quello !!
Visto che è Capodanno lo chef della Farm ha deciso di variare il menù .... quindi prima della solita razione serale di  fieno..... ecco un lauto antipasto (carrube, granella di mais, crusca, fiocchi di cereali, soia..ecc..)


Foto di rito......giusto uno scatto .... e poi vai di palot, che sennò la Fortuna si arrabbia .... la pazienza non è proprio il suo forte!! e finiamo male l'anno e mi trovo a cominciare quello nuovo rimontando i box ...
Grazie alla gentile collaborazione di Puffa, che ancora una volta dimostra di gradire le fotografie, alleghiamo un ultimo scatto, per augurare a Voi tutti che in vari modi ci avete sostenuto, aiutato, condiviso, ecc .... ecc.. i migliori Auguri di un Felice Anno Nuovo ricco di pace, salute e serenità !




Speriamo di ritrovarVi tutti nell'Anno Nuovo
Bye Bye

sabato 24 dicembre 2011

25/12/2011 Riflessioni di una piemontese




Sdraiata nel tepore della stalla, sono qui avvolta in questo tranquillo silenzio, interrotto solo dal nostro ruminare e osservo quel fazzoletto di cielo stellato che si intravede dalle finestre, quando si è sereni i pensieri si susseguono veloci, la memoria mi porta alle riflessioni dello scorso Natale, quando guardavo al mondo con speranza, senza ancora sapere che la vitella appena nata, proprio Speranza sarebbe stata chiamata….
Quante cose sono cambiate nel corso di quest’anno! Mi sembra incredibile.., non facciamo più parte delle vacche da carne, gli uomini ci hanno appioppato il nome di “mucche da cacca”, sento sempre dire che siamo addirittura finite in rete, questa affermazione mi turba sempre un po’ …colpa del pettirosso che mi racconta brutte cose sulle reti, al solo sentirla nominare trema tutto poverino.., mi dice che se non la vedi e ci voli dentro sei spacciato!…qui ne sento parlare come una cosa positiva..probabilmente esistono reti di diversa fattura.
Mi guardo intorno, nessuna delle mie compagne è stata portata via, il camion rimane un lontano ricordo, anzi! ..poco tempo fa ne è arrivato uno nel pomeriggio, stesso rumore di ferraglia, ma era carico di fieno e anziché caricare qualche animale ha scaricato le balle ed è andato via vuoto, chissà se anche nelle altre stalle qualcosa è cambiato…i muggiti dispersi dal vento non raccontano purtroppo nulla di buono. Ogni tanto al paddock compaiono gruppi di persone, non riesco mai a capire chi sia il dominante negli umani…, ma qualcosa mi dice che anche lì comandino le femmine…. loro però il maschio se lo portano sempre a presso, il genere umano è proprio strano …, l’altro giorno ne è arrivato un gruppetto con i cuccioli, un vero spasso!, saltellavano di qua e di la, proprio come i nostri! a vederli così non si direbbe che da adulti possano diventare pericolosi!
Proprio ieri osservavo il padrone, aveva in mano una catena la stava pulendo, se non erro è quella della Capinera, non è che questo ci ripensa ? alla fine l’ha pure oliata ed è entrato nella stalla …..tutto è diventato silenzio, nessuno si è più mosso….ma poi l’ha appesa ad un chiodo… chissà cosa vorrà dire…
Un anno ricco di novità è passato e mi ritrovo ancora qua al caldo della stalla, nella notte di Natale, sono qui che aspetto di veder passare la stella con la coda, ma chissà se passerà in quel fazzoletto di cielo che sto osservando, chissà se in questa notte magica qualche altro branco di mucche diventerà da cacca… mi è parso di capire che i cuccioli di uomo, in questa notte lasciano una letterina sotto il cuscino, per quell’omone dallo sguardo mite che guida quella strana vettura di legno, un altro matto!!, questo addirittura le renne tiene in casa!, io non l’ho mai visto passare, probabilmente arrivando da nord ci passa sopra il tetto e noi non lo vediamo…, si dice che trascorra l’intero anno ad accatastare regali per le persone buone per poi consegnarli in questa notte, mi piacerebbe conoscere le sue renne, si dice che abbiano le corna anche loro……. ehi!! cosa sono questi scampanellii e questi zoccoli sul fienile? C’è qualcuno sta mangiando fieno ma è mezzanotte!! e come ci è arrivato al fienile? ………………..
Ooohhhhhh!!! sono quattro, sono bellissime, più piccole di noi, che strane corna hanno …sembrano rami di ciliegio …qualche rapida boccata di fieno, battiti di zoccoli come note di un’orchestra e il suono dei campanelli si allontana… ehhm…forse mi sono assopita un attimo…. probabilmente era solo un sogno…., meglio che riporto gli zoccoli per terra, mica una renna sono….rimango una mucca da cacca, ma scusate se è poco !!

Auguri


A tutte le splendide persone che abbiamo conosciuto, a quelle che ci hanno scritto, a quelle che ci aiutano e/o ci sostengono in questa bella avventura, un grazie di cuore e i ns. Migliori Auguri di uno Splendido Natale e di un  Felice Anno Nuovo più giusto ed umano per tutti gli esseri viventi.

Farm Serenity Cow

mercoledì 21 dicembre 2011

Periodo di cacca ?...... e tu lavoraci su!



Ultimamente sento dire da molti, che questo che stiamo attraversando è veramente un periodo di m…. anche qui da noi potrebbe andare meglio per carità ….ma…. con l’aggiunta di un po’ di paglia anche la m… può tornare utile, la si può ingentilire sino a trasformarla in qualcosa di utile, il LETAME!
Che cos'è il letame? E' un insieme di sostanze organiche, composto in parte da deiezioni (più semplicemente cacca) di animali e in parte da materia vegetale che costituisce la loro lettiera (strato vegetale utilizzato come “cuccia”) in genere paglia o stocchi di mais, il continuo calpestio da parte degli animali consente alle due parti di amalgamarsi acquisendo compattezza e agevolando il processo di fermentazione.
È il fertilizzante naturale più antico della storia, l’uomo lo utilizza da millenni per nutrire le piante ed arricchire il terreno, però nel corso dell’ultimo trentennio ha avuto un tracollo, sostituito in buona parte dai concimi di sintesi, più facili da reperire e stoccare e perlopiù molto meno “puzzoni”. Nel corso degli ultimi anni piano piano, zitto zitto, il letame si sta riappropriando del suo trono… sono sempre di più i piccoli agricoltori che ritornano ad utilizzarlo.
Ma ahimè colmo dei colmi….nel frattempo son cambiate le modalità di detenzione del bestiame, in particolare di quello bovino, il pavimento della stalla è stato sostituito dal “grigliato” (pavimento bucherellato attraverso il quale le deiezioni scolano nelle vasche di contenimento) la lettiera in materiale vegetale è sempre meno utilizzata, le deiezioni non trovando più materiale vegetale con cui amalgamarsi attraverso il calpestio degli zoccoli, prendono la conformazione di liquami composti da feci, urine ed acqua.
Ora che l’uomo era tornato ad apprezzarlo, di letame in giro se ne trova sempre di meno, di questo passo vuoi vedere che diventa un prodotto di nicchia …. proprio lo scorso anno durante una delle sempre più rare uscite in montagna (mancanza di tempo e non di gambe né) mi era capitato di osservare all’opera alcuni scarabei stercorari, i quali impiegavano gran parte delle loro energie per portare chissà dove le loro palline di sterco, probabilmente a differenza nostra avevano qualche loro parente a Roma che attraverso una soffiata gli aveva già avvisati di prepararsi a tempi difficili.... tempi in cui anche lo sterco può tornare ad essere prezioso…ora chiudo qua! con la promessa di pubblicare una bella pagina sul letame e sulle sue proprietà, quindi abbandono la tastiera e torno a prendermi la carretta, perché le palle di letame a differenza dei piccoli scarabei proprio non le so fare….

lunedì 19 dicembre 2011

Il vento non porta solo le foglie ...

La ns. Tajana fà incetta di coccole


Sabato mattina incurante del vento gelido, un simpatico gruppetto composto da mamme, papà e pupetti , è venuto a far visita alle ns. cow, portando una calda ventata di allegria.
Colpisce sempre la naturalezza con la quale i bambini avvicinano gli animali e come vengono subito accettati da questi ultimi.... Per i piccoli una occasione per conoscere gli animali e gli orizzonti aperti della campagna, per i “grandi” un momento di spensieratezza per scambiare quattro chiacchiere su idee, esperienze e progetti.... impressione della giornata: più che positiva!! ...ne è convinta anche Lady la maialina, che mi ha chiesto: “quando tornano i cuccioli di uomo con le mele?”

mercoledì 14 dicembre 2011

E' grande più del toro e mangia per due.......è il bue !!



Addomesticare il bue secondo lo Zen significa essere padroni della propria mente……ma il bue a cui mi riferisco è quello vero, non quello addomesticato dallo yoghi, ma un possente e pacato animale che per millenni ha piegato la sua volontà per soddisfare le richieste del suo mandriano.
Il bue ha rappresentato nel nostro passato agricolo quello che ora rappresenta il trattore, prima dell’arrivo dei primi “Landini” era la forza motrice che permetteva il traino dei carri, l’aratura dei campi, la trebbiatura del grano, ecc..
Le testimonianze dell’uso del bue nei lavori agricoli sono antichissime vi sono documenti e ritrovamenti che testimoniano il suo utilizzo già attorno ai 4.000 anni a.c.
Io da bambino pensavo che toro e bue fossero la stessa cosa, ovvero il “marito” della mucca, poi sono cresciuto ed ho appreso che per essere bue, le cose erano un po’ più complesse …. e l’arruolamento a bue non era una scelta volontaria!
Per fare un bue si sceglieva un bovino nostrano (ovvero non il “fassone” termine attraverso il quale si identifica il vitello da coscia tipico per avere ossa “fini” e grande massa muscolare = più bistecche) all’età di 3 o 4 mesi l’animale veniva castrato (chissà perchè quando scrivo questa parola avverto sempre una strana fitta ..) o con le famose pinze Burdizzo (che prendono il nome dal loro inventore un veterinario langhigiano) o attraverso la legatura alla base dei testicoli; in entrambi i casi l’interruzione del flusso sanguigno portava alla necrotizzazione degli stessi. Il castrato (ahhiaa) ora era pronto per iniziare l’addestramento, veniva a poco a poco abituato a sopportare il peso del giogo sul collo, al quale venivano attaccati dei pesi attraverso funi di canapa o cinghie, che divenivano di volta in volta più pesanti per abituare l’animale alla fatica del duro lavoro nei campi. Il bue era davvero pronto ai lavori pesanti di aratura, erpicatura e traino dei robusti carri di legno, attorno ai 3-4 anni di età, quando oramai aveva raggiunto i 70-80 “miria” (miriagrammi). Ai buoi pur non venendo ingrassati, spettava una razione generosa di cibo, dovevano infatti essere in buona salute per sopportare le faticose ore di lavoro.
Al fine di proteggere dal consumo, le unghie dello zoccolo, nella presa sul terreno durante la fase di trazione, i buoi venivano ferrati, la ferratura si rinnovava in media due volte l’anno; a differenza dei cavalli il ferro non era unico ma consisteva in due distinte piastre metalliche che venivano fissate sotto gli unghielli attraverso chiodi che venivano ribattuti sulla parte esterna dello zoccolo per garantire la loro presa, la curvatura del ferro nella parte anteriore garantiva la protezione alla punta degli unghielli. Il contadino al fine di proteggere i buoi dal calore e dall’afa, ma anche dai tafani, “attaccava” i buoi a notte inoltrata e il lavoro cominciava attorno alle 4-5 del mattino per interrompersi quando il sole cominciava a farsi sentire. La tradizione piemontese identifica Venere quale “steila bouera” ovvero stella boera; i vecchi dicono che quando lei è visibile nel cielo, è ora per il bovaro di intraprendere il lavoro con i suoi animali!, Venere infatti nella bella stagione è visibile anche ad occhio nudo e compare attorno alle tre del mattino. Purtroppo il duro lavoro a cui erano sottoposti i buoi,minava la loro salute e spesso l'animale non durava più di due o tre stagioni, poi veniva ingrassato e destinato alle tavole, da qui ha origine il termine “bue grasso”. Proprio domani si terrà a Carrù (CN) la 101^ edizione della Sagra del bue grasso, dove i visitatori lo apprezzeranno in prevalenza cucinato, noi gli dedichiamo questo post in segno di gratitudine per l'immane lavoro svolto nei secoli a fianco dell'uomo, certi che l'agricoltura senza di lui non si sarebbe mai espansa tanto....augurandogli che un giorno gli uomini si limiteranno a ricordarlo e rendergli onore per quello che è stato, al posto di "crearlo" per allietare i palati.

lunedì 12 dicembre 2011

La fantomatica bacheca

Chi l'ha dura la vince !
L'ultima volta che avevo aggredito un pannello di legno con il pirografo, la sua esposizione nella bacheca era durata una sola giornata, nella notte qualche "spiritello burlone" aveva pensato bene di appropriarsene.... ringraziando aveva solo preso il pannello e non l'intera bacheca ...
Non importa, noi ci riproviamo... e ora la bacheca ha nuovamente il suo pannello!



e questa volta lo abbiamo prontamente fotografato.... ma ahimè non è più bello come il suo predecessore..l'ovale non è perfetto, la scritta è pure inclinata, naaaaa io un pannello così, non me lo porterei davvero a casa ...

mercoledì 7 dicembre 2011

Cappottino



Nonostante l’abbassarsi delle temperature, il ns. simpatico Pinky (premetto che non l’abbiamo battezzato noi !!), non ne vuole sapere di stare chiuso in box e tantomeno di andare al riparo sotto la tettoia, quindi quando il cavallo non va al riparo, il riparo va al cavallo….. 
Poi giustamente… non appena terminata la vestizione, via con una bella grattata per terra (a vagnè la biava …come si dice qua da noi) per battezzare la coperta nuova di pacca e poi in posa per la foto di rito, con la coperta dall’aspetto vissuto !!… grrrrr………..lo dico sempre io, che dietro al tuo nome ci sta un riferimento a qualcosa di poco pulito….. se ti hanno chiamato così… un motivo ci sarà pur stato!

martedì 6 dicembre 2011

Foglie al vento




Ieri, una fredda folata autunnale ci ha portato in cortile.... una simpatica amica con la macchina colma di pane, un vero regalo di Natale per i nostri amici  animali.
Lungo il viale, l’Albero dei Ventagli non si è lasciato sfuggire l’occasione per postare al vento mille messaggi dorati…………ma il vento si sa, è birichino e burlone, pertanto lo postiamo qui nel caso non sia giunto a destinazione …..


venerdì 2 dicembre 2011

Web cam




Il post di oggi è dedicato a tutti gli amici/amiche che mi hanno inviato mail consigliandomi di istallare una o più web-cam attraverso le quali osservare le nostre cow. Premetto che non siamo contrari all’idea,anzi la stiamo valutando, l'unico problema è che la mia velocità di apprendimento nell’utilizzo di queste apparecchiature è compatibile alla velocità di un bradipo su una pista di atletica, quindi avete tre possibilità :

1. vi armate di sacrosanta pazienza ed attendete la pubblicazione del post “ecco la ns. web-cam-cow”;

2. vi procurate una web-cam, venite qui e mentre io la piazzo in stalla, o in paddock, voi istallate i file, i driver o come si chiamano tutti quei cosi strani…. sul mio pc e mi illuminate sul suo funzionamento ;

3. nel frattempo che qui ci attrezziamo, voi vi guardate la presente web-cam mms://tv.eenet.ee/siga , piazzata in qualche punto sperduto del pianeta, dove pur non avendo ancora avvistato nessuna cow, ho potuto osservare tanti splendidi animaletti.
Buona visione e buon week-end