Dopo un lungo viaggio
durato all'incirca sei settimane, percorrendo una distanza di circa
10.000 chilometri, sono tornate finalmente le rondini. Al momento si
tratta solo di una delle tre coppie che ogni anno ci allietano della
loro presenza, i due migratori sono arrivati a distanza di poche ore
l'una dall'altra, in data di mercoledì 11 aprile, in una giornata
decisamente più invernale che primaverile dove la pioggia battente e
le basse temperature l'han fatta da padrone. Un rapido volo di
perlustrazione nel garage e poi atterraggio sul solito neon, quello
strano aggeggio luminoso che per ben tre stagioni ha ospitato il nido
a coppa e permesso l'involo di ben 11 rondinini. Ma qualcosa non
quadra, qualcosa manca …... essì ….. chi è che ci ha
distrutto il nido? se ne sono subito accorte e dai pigolii
concitati l'assenza del nido non è stata presa troppo bene …..
sembravano proprio dire “da voi non ce lo saremmo mai aspettate
!!”. La necessità di dover mettere un po' di ordine nel locale e
la sostituzione del neon (rimandata già lo scorso anno per non
disturbare la nidificazione) hanno fatto sì che il nido è stato
rimosso....purtroppo succede.
Ma c'è sempre modo e
modo per risolvere i problemi e anche un nido può essere solamente
spostato anziché distrutto, è sufficiente adottare qualche
cautela, un coltellino e un po' di pazienza e il fango che ancorava
la coppa alla plastica ha mollato la presa consentendoci di
recuperare intatto il nido.
Considerato che il lato
del garage dove era alloggiato il nido ora è più frequentato,
abbiamo optato per trasferire il nido in un angolo più tranquillo.
Abbiamo incollato il nido con un pasta adesiva su una piccola
porzione di asse di recupero alla quale è stato fissato un semplice
reggi-mensola, che ci ha permesso di fissare il nido al muro, con
soli tre euro di spesa e qualche lavoretto fai da te il nido è
nuovamente a disposizione delle rondini. Poi magari alla coppia la
nuova residenza non sarà di loro gradimento... ma tentare costava
davvero poco.... e alla fine proprio ieri sera la coppia è stata
osservata portare qualche ritocchino al nido, ora non resta che
attendere se a mamma rondine la nuova sistemazione ispira fiducia
sino al punto di allevare i suoi pulli.
E' sempre una grande
soddisfazione osservare il ritorno ad ogni primavera di questi
piccoli e graziosi migratori che svernano in Africa per poi tornare
ogni anno qui da noi per nidificare,, questo splendido uccello è un
indicatore dello stato di salute delle nostre campagne e ci spiace
constatare che ormai se ne vedono sempre di meno, falcidiate dai
pesticidi, dalle mutazioni climatiche e dall'uomo, purtroppo anche la
nostra agricoltura è sempre più inospitale per le rondini ; le
vecchie stalle vengono sostituite da capannoni di fattura industriale
in grado di ospitare centinaia di animali da reddito ma nemmeno una
rondine, le pozze infangate nelle aie sono una rarità, le
pavimentazioni di cemento consentono di avere cascine immacolate
anche nei giorni di pioggia, mancano i nidi di rondine? ….
meglio!.. così non ci si devono ripulire i muri dalle loro
deiezioni.... In questo quadro non occorre essere necessariamente
birdwatcher, ambientalisti o animalisti per capire che è ora di
adottare qualche precauzione a difesa della biodiversità, anche
perchè quelle stesse campagne dal quale traggono nutrimento le
popolazioni di rondine sono le stesse dalle quali provengono gli
alimenti che finiscono sulle nostre tavole, a contrastare gli insetti
la Natura ci pensa da secoli attraverso gli uccelli e gli altri
animaletti insettivori, e lo fa selettivamente non come la maggior
parte degli agenti chimici.
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