mercoledì 10 luglio 2013

L'iperico, rispetto, raccolta e autoproduzione


 
     piante di iperico preservate dallo sfalcio a bordura del ns. orto

Lo scorso anno avevamo notato la presenza di una piantina di iperico al limitare dell'orto, ed abbiamo accuratamente evitato di falciarla, ora le piante si sono moltiplicate e ci hanno permesso di raccogliere parte delle loro sommità fiorite per autoprodurci l'oleolito e frazione secca (prodotto essiccato) per eventuali tisane. L'iperico (Hypericum perforatum) o erba di San Giovanni è una pianta officinale spontanea perenne che ama gli spazi soleggiati e le bordure dei campi, raggiunge la massima fioritura attorno al 24 giugno da qui prende il nome di erba di San Giovanni, quest'anno va detto che è un po in ritardo,a causa del clima ma è conosciuta anche con il nome di Scacciadiavoli, nell'antichità si credeva che appendere la pianta alle porta di casa fornisse protezione da presenze infauste e maligne.
 
 
                                     un prezioso raccolto dai riflessi dorati
 
L'iperico è facilmente riconoscibile grazie alle sue foglie opposte che se osservate in controluce sembrano bucherellate e dai fiori giallo oro composti da cinque petali.
Da sempre utilizzato in campo erboristico è indicato per favorire il buon umore e per combattere lo stress, l'oleolito è particolarmente indicato per la cura di ustioni e contusioni.
L'olio di iperico, è molto semplice da realizzare, è sufficiente raccogliere 300 gr di fiori freschi riporli in un contenitore di vetro e ricoprirli con un litro di olio, noi di norma utilizziamo quello di oliva, ma possono essere utilizzate anche altre varietà come quello di mandorle o di girasole.
Avremo poi cura di esporre il contenitore di vetro al sole e di mescolare il contenuto almeno una volta al giorno, con il passare dei giorni l'olio assumerà il tipico colore rosso sanguigno dato dalla fuoriuscita dell'ipericina contenuta nei fiori, dopo 40 giorni provvederemo a filtrare l'olio dapprima utilizzando un comune collant da donna o semplice garza in cotone per poi passare agli appositi filtri in carta che si trovano in vendita nelle erboristerie, che ci consentiranno di ottenere un olio esente da impurità.
 
 
                                                                   l'angolo del druido
 
L'olio di iperico deve essere conservato in bottigliette di vetro scuro al fine di preservarlo dall'ossidazione, è possibile aggiungere al preparato 3 ml/litro di vitamina E (antiossidante naturale disponibile in erboristeria) al fine di meglio conservare il ns. prezioso olio.
Se doveste trovarvi qualche piantina di iperico nell'orto ora avete un idea di come poterla utilizzare, in alternativa sappiate che può essere  coltivato in vaso, anche nel vs. orto sul balcone.
 
 

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